L’auto elettrica rappresenta ormai il futuro prossimo della mobilità sostenibile, ma presenta anche alcuni limiti come i consumi della batteria che non permettono di percorrere tragitti troppo lunghi senza fermarsi spesso per ricaricare.
Inoltre, tutti ormai sappiamo che anche con i tempi di ricarica più veloci in commercio si parla di almeno mezz’ora (nel migliore dei casi) da aggiungere alla durata del nostro viaggio ogni volta che ci si ferma. È facile intuire come queste problematiche siano tenute ben in considerazione quando si tratta di decidere se comprare un’auto elettrica. Ebbene, anche se non risolve il problema nella sua totalità, ci sono alcune procedure che possono prolungare l’autonomia della batteria ottimizzandone i consumi e abbattendo i tempi di ricarica della nostra auto elettrica.
I fattori che influenzano l’autonomia
Esistono due categorie di fattori che influenzano direttamente l’autonomia e, di conseguenza, i consumi di un’auto elettrica: quelli dipendenti dal conducente e quelli indipendenti dal conducente. Si può ottenere la massima autonomia quando entrambi questi fattori hanno un impatto positivo.
I fattori dipendenti dal conducente
Tra i fattori influenzabili dal conducente per l’utilizzo della vettura elettrica con la massima efficienza energetica troviamo:
- Modalità di guida ECO
- Utilizzo del cambio nelle sue funzioni di frenata rigenerativa, come per esempio il cambio automatico di ultima generazione Renault con la sua modalità Brake
- Ricarica regolare della batteria
- Velocità e accelerazione, insomma lo stile di guida
- Pressione e consumo pneumatici corretti
- Impostazioni del climatizzatore
- L’età della batteria e dell’automobile
Insomma, la manutenzione ordinaria della vettura, l’utilizzo di tutte le funzionalità disponibili per il recupero di energia frenante e lo stile di guida del conducente sono fattori di cui tenere in considerazione quando si sta valutando di comprare un’auto elettrica. Risparmiare su certe funzionalità ECO al momento della compravendita, ad esempio, può portare a dover spendere di più in termini economici e di tempo quando si avrà bisogno di ricaricare la batteria.
Inoltre, lo stile di guida del conducente rappresenta un punto molto importante per massimizzare l’autonomia della batteria. Infatti, la guida “sportiva” e “brusca” non si adatta a ciò che l’auto elettrica richiede per percorrere distanze più o meno lunghe con una ricarica. Per chi è amante del Motorsport, diciamo piuttosto che si deve adattare a uno stile di guida più da gare di durata. Velocità costante il più possibile a prescindere dal passo che si vuole tenere. Limitare le accelerazioni e le decelerazioni immediate il più possibile può notevolmente aumentare la durata della batteria. Insomma, se il vostro stile di guida è poco tranquillo, comprare un’auto elettrica potrebbe non rendervi la vita facile. A meno che non siate disposti a cambiare il vostro stile di guida.
Notare bene che questo non significa andare sempre a velocità sotto la media: è infatti possibile andare a velocità sostenute (purché entro i limiti di velocità delle strade pubbliche) senza scaricare drasticamente la batteria, sebbene esista un rapporto tra velocità e durata teorica della batteria. La chiave rimane comunque la costanza di velocità.
Si può dire che comprando un’auto elettrica nuova, la velocità sia inversamente proporzionale alla durata della batteria: per esempio, a 100 km/h (costanti) si stima un’autonomia del 50%, mentre a 50 km/h (costanti) l’autonomia stimata sale al 100%.
Per quanto riguarda lo stile di guida, la frenata rigenerativa rappresenta un ottimo ausilio alla guida efficiente. Se state pensando di comprare un’auto elettrica, assicuratevi che sia disponibile nel modello che acquistate questa particolare funzione che permette di recuperare energia dai freni e utilizzarla per ricaricare la batteria.
Su tutti, uno strumento molto efficiente riguardante questa particolare funzione di molte auto elettriche è il cambio B-Mode di Renault, di cui abbiamo parlato in un articolo precedente. Al momento che comprare un’auto elettrica è diventato ciò che desiderate, il vostro modo di frenare deve cambiare: preferite frenate lunghe, intense e con pressione sul pedale costante a frenate brusche e rapide. In questo modo il recupero dell’energia frenante è ottimizzato e, assieme allo stile di guida “a velocità costante”, l’autonomia della batteria sarà molto più duratura.
I fattori indipendenti dal conducente
Oltre a quanto elencato nel paragrafo precedente, però, esistono dei fattori limitanti per l’autonomia della batteria che la influenzano negativamente in misura variabile e sono fuori dal controllo del conducente, anche se il suo stile di guida è impeccabile. Il vostro utilizzo di tutti i giorni del veicolo elettrico che state pensando di acquistare deve tenere in considerazione i seguenti fattori:
- Condizioni della strada e del fondo stradale: se l’utilizzo giornaliero della macchina per voi fosse spesso un tragitto in strade di campagna, probabilmente scegliere di comprare un’auto elettrica, al momento, non è molto consigliati. Se, invece, l’utilizzo è a velocità costante su statali o autostrade per brevi tragitti, l’auto elettrica è ciò che fa per voi.
- Temperatura esterna e vento contrario: se vivete in un posto dove fa spesso molto caldo con temperature sopra i 30° e siete amanti del climatizzatore alla massima potenza, comprare un’auto elettrica è controproducente per voi. Infatti, con una temperatura esterna di 30 gradi e il climatizzatore acceso si ottiene un’autonomia della batteria stimata all’80%, contro il 95% a parità di condizioni ma con climatizzatore disattivato. Allo stesso modo, tuttavia, con temperature esterne molto basse, l’autonomia della batteria scende considerevolmente se si cerca di riscaldare l’abitacolo utilizzando il climatizzatore. Per una temperatura esterna di 0°, infatti, si stima un’autonomia ridotta al 60% con climatizzatore attivo, rispetto all’80% che si otterrebbe con climatizzatore spento. Insomma, non potendo controllare il meteo esterno, se siete amanti del climatizzatore acceso in ogni stagione, comprare un’auto elettrica potrebbe dovervi costringere a cambiare abitudini. Il vento contrario crea una resistenza aerodinamica all’avanzamento che “costringe” la vettura a dover usare più energia per avanzare, scaricando più velocemente la batteria e, di conseguenza, abbattendone l’autonomia.
- Traffico: le auto elettriche non amano il continuo “partire-fermarsi-ripartire” tipico di quando si è incolonnati nel traffico. Il motivo? Semplicemente perché costringe il conducente a mantenere uno stile di guida a velocità non costante che, come abbiamo già detto, non è ciò che aiuta l’autonomia della batteria.
Se volete comprare un’auto elettrica e avete letto questo articolo sapete cosa aspettarvi e come decidere se è la scelta giusta per voi. Tutto ciò ovviamente deve essere sempre associato con il tipo di auto che si sceglie di acquistare.
Scegliere un’auto elettrica: esempio pratico
Se per esempio, state acquistando una Dacia Spring, avrete a disposizione una capacità della batteria di 26,8 kWh che vi permette, con una guida a velocità costante, di percorrere fino a 305 km in elettrico. Inoltre, i tempi di ricarica della Dacia Spring sono da tenere in considerazione, in quanto a seconda della tensione e della corrente che la stazione di ricarica supporta potete avere un tempo di ricarica completa dalle 3 ore e mezza a 11 ore e mezza circa. Da valutare anche l’estensione di autonomia in chilometri ottenibile con un’ora di ricarica. Anche in questo caso, a seconda della tensione della corrente che la stazione di ricarica utilizzata supporta, potrete aggiungere dai 13,8 km ai 44,4 km circa di autonomia con una singola ora di ricarica.
Concludendo: per comprare un’auto elettrica dovete valutarne l’utilizzo che ne farete giorno dopo giorno e il vostro stile di guida, ma anche di quali tecnologie e funzionalità dispone il veicolo a cui siete interessati, oltre a capire se il tipo di batteria in dotazione è quello che fa al caso vostro.